BOLZANO

Mercatino di Bolzano : vanno a ruba aromi, tessuti e cappelli

I prezzi dei classici ricordini vanno da 2-3 euro fino ai 200 dei burattini. I commercianti: «I turisti? Amano farsi sorprendere e noi li accontentiamo»


di Alan Conti


BOLZANO. Si chiama Mercatino di Natale e talvolta ci si ricorda più della prima parte e meno della seconda. Ovvero più Mercatino che Natale. Accade (quasi) ad ogni edizione della kermesse più nota del capoluogo e il 2015 non sembra fare eccezione. Qualche casetta, infatti, non sembra del tutto in linea con il concetto di avvento, ma anche questo fa parte del «dna» - ed è (forse) la fortuna - del Mercatino. Di sicuro è originale quanto proposto da “Trodele” dagli artigiani Franco Mantello e Ivan Marinelli, dove fa bella mostra di sé un burattino a forma di frate. Prezzo ben oltre i 200 euro. «Si tratta di San Francesco – ci spiega Mantello – e ha un significato ben preciso, visto che si tratta del primo che ha dato vita alla tradizione del presepe». A fianco si nota una sorta di satiro con le gambe a forma di corno di cervo. «È una figura mitologica locale e le corna rappresentano la buona sorte». A chiudere il quadro un soprammobile con un barboncino intagliato nel legno e una testa di volpino come portafiammiferi. «I clienti e i turisti amano farsi sorprendere. Giusto percorrere anche queste strade».

Non solo Natale: le curiosità del Mercatino di Bolzano

BOLZANO. Siamo andati a curiosare tra le casette del Mercatino di Bolzano a cercare quelle curiosità che poco hanno a che fare con il Natale. Dai volpini porta fiammiferi ai burattini di San Francesco passando per i fiori commestibili. (Video Conti/Kemenater)

Un evergreen assoluto è il cappello a forma di animale: le new entry quest’anno sono il gatto e il cinghiale, con tanto di zoccoli all’altezza del pon pon. «Il lupo è sempre il preferito - precisa Simona Peer - ma lo comprano più gli adulti dei bambini». Piace molto, invece, la possibilità di acquistare tessuti. Lana cotta non lavorata, ma anche tutto il necessario per produrre centrini seguendo precise tecniche artigianali».

Tra le particolarità più apprezzate ci sono le personalizzazioni e per una bottiglia o un bicchiere serigrafato con il proprio nome si può anche spendere qualcosa in più. I prezzi? In genere si va dai 3 euro per i piccoli soprammobili fino alle centinaia di euro per gli oggetti più ricercati o di pregio artigianale.

Ovviamente anche il gusto vuole la sua parte ed ecco che dall’Alta Val d’Isarco arrivano lo zucchero colorato e i fiori commestibili. «Sono decorazioni molto eleganti e naturali capaci di far risaltare qualsiasi pietanza» sottolinea Mathias Hafner.

Nel prossimo fine settimana, intanto, saranno rafforzati i controlli tra le casette da parte di tutte le forze dell’ordine.

Oggi (sabato) alle 10, infine, in piazza del Grano apre il Mercatino di Natale della solidarietà con le associazioni di beneficenza grandi protagoniste













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