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Virgolo, la riqualificazione richiede un investimento da 35 milioni di euro: «Il recupero è una priorità»

Sul tema dello sviluppo del capoluogo altoatesino parla l’assessora Rabini: «L’amministrazione deve trovare i fondi per acquisire i terreni». Una prima stima sui costi è stata fatta dal Comune, partendo dal progetto dell’architetto Novello che prevede un intervento soft»

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Antonella Mattioli


BOLZANO. Riqualificazione. È tornata ad essere la parola d'ordine dopo che il gruppo industriale bavarese Schoeller, nei giorni scorsi, oltre al WaltherPark di Bolzano e all'hotel Bauer di Venezia, ha acquistato la società Viva Virgolo. Ovvero i terreni e gli immobili sulla collina che domina la città. Posizione splendida, potenzialità di utilizzo e sviluppo enormi, ciononostante l'area è in uno stato di totale abbandono ormai da anni.

L'immobiliarista austriaco Renè Benko, a suo tempo, aveva acquistato i terreni sul Virgolo con l'obiettivo di realizzarvi la nuova sede del Museo di Ötzi; ipotesi tramontata dopo che la Provincia ha optato per l'ex sede dell'Enel di viale Druso. Adesso c'è un nuovo proprietario, il gruppo Schoeller appunto, con grandi disponibilità finanziarie e alle spalle cento anni di storia. Sarà interessante capire, già nelle prossime settimane, quali sono i piani. La priorità è sicuramente finire il WaltherPark; e per il Virgolo?

Acquistare i terreni
In attesa di saperne di più, dentro e fuori il Comune, come al solito quando si parla della collina, si è riacceso il dibattito.In genere molto cauta, stavolta prende posizione l'assessora verde Chiara Rabini: «Bisogna ridiscutere con la nuova proprietà WaltherPark e Virgolo. La destinazione e i progetti per il Virgolo devono essere una priorità della giunta, a mio avviso per acquisirne i terreni. L'amministrazione comunale deve investire fondi anche nel verde e in aree naturali - una priorità al pari di altri settori come la viabilità - a favore della collettività e dell'interesse pubblico». Secondo Rabini, bisogna prevedere una nuova funivia che da Bolzano porti al Colle con fermata al Virgolo e realizzare un "progetto davvero sostenibile (no a cementificazione in un luogo a rischio idrogeologico) di riqualificazione del verde e degli spazi a favore della collettività".

Un progetto da 35 milioni
Ma quanto costerebbe al Comune acquistare i terreni e riqualificare il Virgolo? In occasione della discussione sul bilancio comunale del 2022 i consiglieri del Team K Matthias Cologna e Thomas Brancaglion, avevano chiesto di fare una stima dei costi relativi alla realizzazione del progetto dell'architetto Stefano Novello che prevederebbe uno sviluppo soft dell'area. «Dallo studio - spiega Cologna - era emerso che costerebbe intorno ai 35 milioni. Una somma che verrebbe così ripartita: 14 milioni e 700 mila per la nuova funivia; 5 milioni per gli espropri dei terreni; 2 milioni e 300 mila per la strada di acceso al Virgolo; sentieri di collegamento e nuovo parco 2 milioni e mezzo; 2 milioni e 280 mila euro per la ricostruzione dell'albergo Bellavista; 2 milioni e 750 mila per la stazione a monte della funivia; un milione e 200 mila euro per gli impianti sportivi. È un investimento che una città come Bolzano può permettersi di fare. Se poi si raggiungesse un accordo con il privato, si potrebbe trovare il modo per ridurre i costi».

Trattative con i privati
Anche Roberto Selle, capogruppo della Lega, in una nota auspica che il Comune apra una trattativa con i nuovi proprietari dei terreni per l'acquisto delle aree oppure punti su un PPP, arrivando così ad un progetto di più ampio interesse pubblico che includa anche il Colle, in quanto montagna di Bolzano con relativa funivia. «Bisogna coinvolgere in questo caso anche la Provincia. Sul Virgolo si potrebbero realizzare studentati, aree sportive, ricreative e culturali per tutta la cittadinanza».

Diego Salvadori, consigliere comunale di Fratelli d'Italia, rimpiange il progetto visionario di Renè Benko che prevedeva di portare il Museo di Ötzi sul Virgolo: «Il progetto "Viva Virgolo" del gruppo Signa mi piaceva e, al netto delle vicissitudini dell'immobiliarista austriaco, a mio avviso la città ha perso un'altra occasione per dotarsi di un'infrastruttura polifunzionale che le avrebbe dato una visione culturale e artistica di ampio respiro». Le speranze sono ora riposte nel gruppo Schoeller: «Spero abbiano la lungimiranza necessaria per capire l'importanza di quella zona e decida di investire in bellezza e qualità».

Scettico il consigliere Claudio Della Ratta (Civica per Bolzano): «A più riprese si è parlato di riqualificare il Virgolo, ma il Comune ha dimostrato nel tempo di avere altre priorità e, se non ha riqualificato il Virgolo quando aveva a disposizione il fiume di denaro arrivato grazie al Pru del quadrante stazione (progetto Waltherpark), che ha portato in dote 100 milioni di euro oltre ai 23 milioni relativi al "buco" di Via Alto Adige, non interverrà certo ora, visto che questi soldi sono stati spesi».













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