Zara, H&M ed Eurospar attirano nuovi negozi

In via Museo apre Calzedonia. La titolare: «Tutti tengano aperto ogni domenica». Al posto di «99 cent» un’altra grande catena. In tanti costretti alle svendite


di Davide Pasquali


BOLZANO. Una rivoluzione annunciata, si potrebbe dire. Con l’apertura, nell’ultimo mese, prima di H&M, poi dell’Eurospar e infine di Zara, via Museo ha definitivamente cambiato volto. I fenomeni associati sono almeno tre: i nuovi marchi attirano clienti e dunque convincono altri a investire in zona, aprendo nuove attività o trasferendovi quelle già in essere altrove. Secondo: sta per crearsi un polo per lo shopping sette giorni su sette. Non più un paio di negozi aperti anche di domenica, bensì una intera via. Terzo: fioccano le chiusure dei piccoli in tutto il centro storico, mentre le svendite promozionali dal 50% fino al 70% coinvolgono anche chi è arrivato da poco, pure in via Museo.

Inizio di via Museo, lato Ötzi. Accanto al museo c’è H&M. Di fronte si è trasferita Ottica Modena. Nel vecchio negozio di via Goethe un cartello spiega tutto: «Ci siamo trasferiti in via Museo di fronte ad H&M». In via Museo il cartello del nuovo ottico spiega altrettanto bene tutto quanto: «Siamo aperti tutte le domeniche». Di fronte c’è l’Eurospar. Accanto ieri mattina si è montata l’insegna: “Calzedonia”. Non si tratta proprio di una nuova apertura, bensì di un trasferimento in zona migliore. La titolare, Laura Fait, spiega: «Chiudiamo in via Leonardo Da Vinci, che ormai è quasi morta. Da quando passa la metà dei bus, ha perso tanto. Poi l’accesso ai negozi è difficile: troppe bici ovunque, vasi, sedie e tavolini dei bar. Troppi ostacoli». Passando in via Museo il personale lievità da due a quattro persone, «ma se va bene assumeremo ancora». Un must l’apertura domenicale. «Tutti dovrebbero aprire tutte le domeniche. Ora manca il coordinamento: sabato e domenica ci tormentano di telefonate per sapere se siamo aperti o meno. Se aprissero tutti, il problema non ci sarebbe più. Comunque sia, per reggere la domenica è fondamentale. Paghiamo l’affitto per tutti i giorni, perché non incassare tutti i giorni?»

Dopo Calzedonia, sta “99 cent”. Chiuderà a metà gennaio, al suo posto una grande catena di abbigliamento. L’ad di Inditex, casa madre di Zara e molti altri marchi, smentisce si tratti di un altro store spagnolo, cioè dei “loro”. Subito dopo «99 cent» c’è Piazza Italia, aperto un annetto fa. Sarà un caso, ma nei giorni dell’apertura di Zara c’è il 50% di sconto su mille articoli... Subito dopo arriva l’ex gioielleria Blue Spirit, chiusa da pochi giorni. Al suo posto, giochi per pc, Playstation, Wii, XBox. Si apre ai primi di dicembre. Intanto, due negozi di abbigliamento chiusi sotto galleria Europa. Delle vetrine vuote di galleria Sernesi meglio non parlare nemmeno. La boutique Balou di via Mostra espone: svendite al 70%. In piazza Erbe ha chiuso un’altra boutique. Sotto i Portici Almaplena è sbarrato da settimane. Al contempo, qualcuno ha il coraggio di aprire in via Sernesi: Imaginarium, giochi intelligenti per bimbi.

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