la sentenza

Gli prosciugarono il conto: a Bolzano condannati in tre per circonvenzione d'incapace

Alla vittima, un bolzanino di 71 anni, un danno di oltre 400 mila euro. Per zio e nipote e il titolare di un’impresa di onoranze funebri le condanne sono state superiori alle richieste della Procura



BOLZANO. Sono stati condannati per circonvenzione d'incapace, con l'aggravante di aver cagionato alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità, rispettivamente, a cinque anni e sei mesi, quattro anni e un anno e quattro mesi, a fronte dei due anni chiesti dalla Procura di Bolzano.

Protagonisti della vicenda sono tre uomini: zio e nipote (di 66 e 28 anni) e il titolare di un'impresa di onoranze funebri, mentre le due donne coinvolte sono state assolte.

Tra 2016 e 2017 i tre avvicinano la vittima, un bolzanino di 71 anni con problemi psichici. Zio e nipote lo convincono a disporre, in loro favore, una serie di bonifici da 175 mila euro, prosciugandogli il conto corrente.

L'imprenditore, che aveva recentemente organizzato il funerale del padre della vittima, si fa rilasciare una procura speciale a vendere l'appartamento del padre e a incassare il ricavato: 230 mila euro che versa poi, quasi per intero, ai due complici.

A capire che qualcosa non va è l'amministratore di sostegno che la vittima nomina subito dopo i fatti e che fa partire le indagini, concluse con la condanna dei giorni scorsi.

Gli imputati, ha stabilito il giudice Alvise Dalla Francesca Cappello, dovranno versare in favore della vittima una provvisionale da 35 mila euro. 













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