forze dell’ordine

Merano, un patto tra cittadini e forze dell’ordine per il “controllo di vicinato”

Sottoscritto un protocollo di intesa per garantire più sicurezza. Ma niente ronde o giustizieri fai da te



MERANO. Un patto di collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini per garantire più sicurezza. A Merano è stato firmato un protocollo di intesa per attivare il cosiddetto “controllo di vicinato”. Lo hanno sottoscritto il Commissario del Governo di Bolzano, Vito Cusumano, e il sindaco della città, Dario Dal Medico.

L’obiettivo, nelle parole del commissariato del governo, è quello di porre in essere una forma di collaborazione attiva con la comunità locale, allo scopo di supportare l’attività delle forze dell’ordine mediante segnalazioni tempestive e dettagliate di situazioni di microcriminalità nonché di disagio sociale o di deturpamento delle aree pubbliche. L’idea di fondo, insomma, è quella di valorizzare la partecipazione diretta dei cittadini alla cura del proprio territorio, aumentando il controllo sociale su tutti i comportamenti ritenuti sospetti.

Nel concreto, al “Gruppo di Controllo di Vicinato” viene affidato un compito di osservazione riguardo a fatti e a circostanze che accadono nella propria zona di residenza (ad esempio, passaggi ritenuti sospetti di autoveicoli e di persone, allarmi, rumori, situazioni di degrado urbano, di necessità e bisogno, deposito illegale di rifiuti, ecc).

Per le segnalazioni concernenti situazioni di emergenza o di pericolo tali da richiedere l'intervento immediato delle Forze di Polizia, gli aderenti al menzionato gruppo ricorreranno alla centrale unica di emergenza 112.

Nessuno spazio, però, a giustizieri improvvisati o a sedicenti “ronde” di cittadini. Il protocollo specifica infatti molto chiaramente che “viene previsto il divieto di messa in atto di qualsiasi iniziativa personale, ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio, che potrebbe determinare situazioni di pericolo per sé medesimi od altri”. Le forze di polizia, dal canto loro, organizzeranno incontri con la popolazione per fornire informazioni su quali sono i delitti più frequenti sul territorio, sulle normali modalità con cui vengono eseguiti e dare suggerimenti su come proteggersi dagli stessi.













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