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Vannacci shock: «Classi separate per i disabili». Mussolini? «Uno statista»

Il generale candidato alle Europee con la Lega intervistato da La Stampa. La Cei: «Si torna agli anni bui della storia». Lupi: «Parole contrarie ai nostri valori»



ROMA. «Credo che delle classi con 'caratteristiche separate' aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare", "Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico". E' uno dei passaggi chiave dell'intervista del generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle Europee, a La Stampa.

Vannacci sostiene anche "non vedo perché sia necessario dotarsi della patente di antifascista per esprimere le proprie opinioni. Rivendico anche la considerazione su Mussolini, che è uno statista come lo sono stati anche Cavour, Stalin e tutti gli uomini che hanno occupato posizioni di Stato: è la prima definizione di 'statista' sul dizionario".

Cei, classi per disabili? Torniamo agli anni bui della storia

"Pur nel rispetto di ogni opinione e di ogni scelta politica qui è in gioco una visione culturale della vita. Queste affermazioni ci riportano ai periodi più bui della nostra storia. Mi permetto di dire, con Papa Francesco, che l'inclusione è segno di civiltà". Così il vicepresidente della Conferenza episcopale italiana, Francesco Savino, ha commentato le affermazioni di Vannacci.

"Non entriamo nel merito di scelte altrui, ma la parole del generale Vannacci, in particolare quelle sulla scuola e i disabili, sono incompatibili, anzi, contrarie ai nostri valori di inclusione, comuni a tutto il Centrodestra. Un uomo delle istituzioni qual è un alto ufficiale dell'Esercito, anche quando concorre per un ruolo politico, dovrebbe sempre esprimersi in piena consonanza con i valori costituzionali". Lo afferma il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi.













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